Un itinerario nei borghi della Valconca è un viaggio alla scoperta di una terra di castelli e di paesi fortificati, di storia antica e paesaggi rurali.

Le terre della Valle sono terre dal profumo medievale, dove le contese tra i Malatesta e i Montefeltro hanno lasciato una ricca eredità: rocche, mura, torri, antiche strade e soprattutto grandi e piccoli borghi custodi di opere d’arte e di uno stile di vita lento, che puoi vivere tra spazi e vedute, silenzi, feste e antichi sapori.

Cattolica

Il cuore della Regina

Un itinerario alla scoperta di Cattolica non può che iniziare nella parte più antica, via Pascoli e le vie limitrofe, che sono il fulcro del paese vecchio e della sua storia.

È qui che si trova l’antico Ospedale dei Pellegrini, costruito alla fine del ‘500 che oggi ospita il Museo della Regina.
Al suo interno puoi rivivere la storia di Cattolica tra reperti provenienti dall’età del bronzo fino all’epoca medioevale, per poi passare alla sezione tutta dedicata all’anima marinara di questo luogo: il reparto delle Genti di Mare.

Sul percorso dell’antica via Flaminia, puoi ammirare la maestosa Rocca Malatestiana, punto di vedetta della costa contro le invasioni provenienti dal mare.

Le Grotte

Ma anche il sottosuolo di Cattolica rivela un aspetto misterioso: infatti, sotto via Cattaneo, ci sono le gallerie Paparoni, gallerie ipogee scavate nell’argilla risalenti al ‘500.
Non si sa con certezza a cosa servissero, anche se l’ipotesi più accreditata è depositi per la conservazione del vino.

San Giovanni in Marignano

Il Medioevo

Il centro storico di San Giovanni è ricco di tracce che ne raccontano la storia: dai resti delle mura medievali, con la torre e parte dei bastioni ancora ben conservati e l’antico fossato che circonda il borgo vecchio.
Passeggiando per il centro puoi scoprire le 128 fosse ipogee dove veniva conservato il grano, tesoro della Signoria dei Malatesta.

L’Ottocento

Anche l’Ottocento è un periodo fondamentale per San Giovanni: Piazza Silvagni e la chiesa Silvagni, detta di Santa Lucia, sono appunto di quell’epoca, così come il teatro comunale A. Massari ed i palazzi signorili che raccontano una storia gloriosa.

Tra questi spicca il Palazzo Malatesta-Carpegna-Corbucci, che conserva le antiche grotte e la zona signorile.

Mondaino

Dal Miocene al Medioevo

Arrivati all’ingresso del borgo e varcata la porta medievale si resta stupiti per la splendida esedra neoclassica di piazza Maggiore, che integra armoniosamente la Rocca malatestiana e i vicoli del castello.

Visitare il Museo Paelontologico Comunale è riscoprire una storia che affonda le sue radici a 5 milioni di anni fa. Qui, infatti, sono custoditi i fossili di pesci e vegetali ritrovati nel territorio che raccontano quando il mare Mediterraneo si ritirò lasciando questi reperti.

Le maioliche

Mondaino è stato un importantissimo centro di produzione della ceramica sin dal Medioevo, tanto che i suoi figuli (maiolicari) erano famosi in tutta Italia. Il Museo delle Maioliche espone le preziose maioliche rinascimentali che colpiscono per i ricchi colori e decori.

Montegridolfo

Itinerario nel borgo

Il colore caldo dei mattoni contrasta con il verde rigoglioso delle colline, tutto sembra essere sospeso nel tempo e nello spazio in attesa di essere riscoperto e rivissuto.

Il Castello Malatestiano (XIV sec.), oggi sede del Municipio, ha conservato intatto il suo aspetto originario.

Ai piedi delle mura castellane si trova la trecentesca Chiesa di San Rocco, antica cappella del castello. Eretta nel 1427, custodisce una splendida tela di Guido Cagnacci, maestro romagnolo e uno dei protagonisti del Seicento. All’interno della Chiesa di San Rocco è custodita anche l’originale della Madonna nera, recentemente restaurata.

Il Museo della Linea Gotica

Così come il Medioevo fu un periodo importante per Montegridolfo, la Seconda Guerra Mondiale segnò profondamente il territorio: proprio nel riminese, infatti, lo sfondamento della linea gotica visse uno dei momenti più drammatici dove combatterono 1.200.000 soldati.
Il Museo della Linea Gotica racconta la storia di questo periodo.
Sorge appena al di fuori delle mura in un edificio che ricorda la struttura di un bunker.
Ospita oggetti, documenti, giornali, manifesti della propaganda nazista e fascista, contrapposti a quelli degli alleati, oltre ad un ricco repertorio fotografico e audiovisivo.

Saludecio

Il Centro Storico e il museo del Santo Amato

Un itinerario a Saludecio non può che iniziare da Porta Marina, l’accesso principale al centro storico, del XIV secolo. Proseguendo per il centro si trovano la Chiesa Parrocchiale di San Biagio ed il municipio, imponente struttura che ospita al suo interno i resti dell’antica Rocca Malatestiana.
All’interno della Chiesa di San Biagio sono custodite una tela di Guido Cagnacci e una del Veronese.
Adiacente alla chiesa si trova il centro spirituale del borgo: il Museo di Saludecio e del Santo Amato con testimonianze del territorio e della vita e le opere del Santo.

I Murales

Ma passeggiare per Saludecio è un itinerario che va fatto con il naso all’insù.
Il borgo, infatti, è famoso per i suoi splendidi 50 murales dedicati alle invenzioni dell’800 che hanno cambiato la storia.

Montefiore Conca

La Rocca, sentinella delle terre malatestiane

Passeggiare nel borgo di Montefiore Conca, uno dei primi Borghi più belli d’Italia, è un’esperienza unica che ti permette di respirare la storia a pieni polmoni.

Il borgo contava anticamente 12 chiese, 4 conventi, 3 ospedali, ed è dominato ancora oggi da una possente Rocca, che racconta il periodo più importante della sua storia, quello della dominazione malatestiana iniziata intorno al 1337.

All’interno delle mura del borgo troviamo l’antichissima Chiesa di San Paolo intorno alla quale si formò il borgo di Montefiore, di cui si riconosce molto bene la strada romanica di attraversamento.

Montefiore rappresentava quasi una scorciatoia per i tanti pellegrini che a piedi si dirigevano da Rimini a Roma. In poco tempo la fortezza divenne una splendida residenza di lusso, nella quale si assaporò una vera rinascita umanistica.
“Sentinella delle terre malatestiane”, così viene definita oggi la rocca di Montefiore Conca: una volta giunti sulla terrazza più alta, puoi sfiorare le nuvole godendo di un panorama sulla Riviera Romagnola che toglie davvero il fiato.

Gemmano

La linea Gotica

Un itinerario a Gemmano non può prescindere dalla sua storia più recente: tra il 4 ed il 15 settembre 1944 le forze britanniche lanciarono ben quattro attacchi contro il borgo occupato dai tedeschi.

Le perdite, tra morti, feriti e dispersi, furono talmente ingenti che molti storici definiscono Gemmano come la “Cassino dell’Adriatico”.

Ancora oggi sul territorio di Gemmano sono presenti rifugi e punti chiave che hanno segnato il passaggio del fronte, come quello sotto le mura del centro storico.

La Riserva Naturale Orientata di Onferno e le Grotte

Ma il territorio di Gemmano è un territorio aspro, dove la Natura ha saputo mantenere viva la sua forza. È qui che sorge la Riserva Naturale Orientata di Onferno che ospita al suo interno le famose Grotte di Onferno, riconosciute nel 2023 Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Morciano di Romagna

L’arte del ‘900

Due grandi maestri dell'arte del Novecento legano le loro origini a Morciano di Romagna.

Qui trascorse una parte della sua infanzia il padre del futurismo italiano, Umberto Boccioni. A lui è dedicata una delle piazze più importanti del Paese.

In essa si trova il “Colpo d'Ala”, opera che il celebre scultore Arnaldo Pomodoro, nato proprio a Morciano di Romagna, ha voluto realizzare in omaggio a Boccioni.

La scultura si mostra al centro della vasca che funge da specchio per la scultura stessa e della scenografia luminosa ideata da Pepi Morgia.

San Clemente

Il borgo fortificato di Agello

Tra i piccoli insediamenti della media valle del Conca, nel comune di San Clemente merita una visita quello di Agello.
La fattoria fortificata risale alla fine del XIV secolo.
A pianta quadrangolare, era difesa da mura e possedeva un unico accesso, a Sud, munito di ponte levatoio.
I documenti attestano qui la presenza di alcune modeste abitazioni nonché di varie fosse da grano.

Di fronte alla porta d’ingresso del borgo - nelle proprietà di Sigismondo Pandolfo Malatesta fino al 1462 - si trova l’ex Chiesa della Madonna della Grazia, la cui nuova edificazione fu decisa nel 1899 in sostituzione della cappella settecentesca ormai in pessime condizioni.

Montescudo Monte Colombo

I castelli, le ghiacciaie

Il patrimonio storico culturale del Comune è ricchissimo: sul territorio si trovano le rocche Malatestiane di Montescudo-Montecolombo, di Albereto, il borgo fortificato di San Savino, l’antichissima Ghiacciaia di Montescudo le cui origini si perdono nel medioevo.

E ancora il teatro Rosaspina, i sette antichi lavatoi, Palazzo Orlandi Contucci, il parco dei Caduti di Montecolombo.

La Chiesa della Pace di Trarivi

Presso la Chiesa della Pace di Trarivi si trova il museo della linea Gotica, al fianco della quale si ergono i resti dell’antica chiesa distrutta nel corso della Seconda guerra mondiale.

Sassofeltrio

La Rocca 

Sassofeltrio è borgo di origine medioevale, da sempre considerato la porta del Montefeltro per chi proviene dalla Riviera. 

Una terra di confine a ridosso della Antica Repubblica di San Marino, nel 962 divenne feudo di Ulderico di Carpegna.
La sua rocca fu poi contesa strenuamente dai Malatesta, la Signoria di Rimini e dai Montefeltro i Duca d’Urbino, con il prevalere di quest’ultimo, dopo un lungo assedio. 

La Valle Sant’Anastasio

A Valle Sant’Anastasio dove ci sono i resti di un’antica abbazia, conosciuta già nell’ anno 1000, si racconta che i monaci benedettini preparavano rimedi e medicamenti con le acque minerali locali.