Qui vincono le sorprese. Le sorprese di paesaggi naturali che non ti aspetti così vicini a una costa tra le più vive e famose d’Europa.

Dal mare alla collina, la Valle del Conca è un susseguirsi di ambienti naturali straordinari.

Piccole valli selvatiche ricche di piante e animali, dolci colline dove le forme della natura ed il paesaggio antropico si fondono in armoniosa convivenza, mondi sotterranei fatti di grotte misteriose circondate da solitarie campagne.

Decine e decine di sentieri e viottoli tutti da esplorare.

Piccoli – grandi viaggi ti aspettano per un’autentica vacanza verde!

Cattolica

Il mare e il San Bartolo

Esiste qualcosa di più affascinante di un tramonto o un’alba vista mare?
È l’esperienza che puoi vivere ogni giorno a Cattolica, dalla spiaggia, dal porto o dalla Piazzetta del Tramonto.

La luce delicata dell’alba accompagna le barche dei marinai nel loro rientro al porto, mentre la città si risveglia piano piano.

E la sera, dopo una giornata passata a goderti i benefici del sole sulla grande spiaggia, puoi goderti la vista di un tramonto, unico della Riviera, con uno sguardo che spazia dal San Bartolo al grattacielo di Cesenatico.

Ogni giorno uno scenario diverso, fatto di luci e colori che cambiano con il variare delle stagioni.

La foce del Conca

Cattolica non è solo mare, ma anche il punto d’arrivo della vallata, la foce del fiume Conca.
Il paesaggio che circonda questo fiume è vario e ricco, tutto da scoprire lungo la ciclabile del Conca che fiancheggia la diga ed il suo lago.

San Giovanni in Marignano

La porta della Valconca

San Giovanni in Marignano è il ponte tra mare e colline, un territorio di confine davvero strategico, fin dalle sue origini.

Questa sua importanza storica la puoi leggere ancor oggi nelle sue mura, testimonianza di un borgo fortificato, di importanza vitale per la Signoria dei Malatesta.

Infatti, San Giovanni custodiva l’oro della Valconca - il grano - conservato nelle fosse ipogee che puoi vedere ancor oggi passeggiando per il centro del borgo. Proprio per questa sua caratteristica San Giovanni in Marignano è conosciuta come il Granaio dei Malatesta.

Se vuoi capire meglio la natura straordinaria della Valconca e le sue peculiarità, puoi visitare il Centro Studi Naturalistici Valconca che conserva al suo interno una mostra entomologica contenente migliaia di specie locali, tra farfalle e insetti.

Mondaino

Il Monte dei Daini e una natura tutta da scoprire

Se vuoi carpire l’essenza di Mondaino, devi ricercarla fuori dalle mura castellane. Mondaino era il Monte dei Daini, animali sacri alla Dea Diana, di cui sembra che proprio qui ci fosse un santuario a lei dedicato.

E la natura di Mondaino è rimasta così, una ruralità al limite del selvaggio, una bellezza sospesa tra terra e mare.

Osservare, le boscaglie, lo scendere e salire dei calanchi e delle gole solcate da torrentelli e rigagnoli che danno forma a vallate dai nomi improbabili: Val Mala, Val Ventena, sorgenti del Tavollo...

Poi i campi e i prati pettinati dal vento, gli olivi sparsi sulle terrazze e declivi, le grandi querce a far da sentinella agli orizzonti sconfinati.

Perditi nelle frazioni, tra le case di sasso, nelle campagne, a Montespino con le sue dolci colline, i suoi bianchi calanchi e le acque solfureo salse del Rio Salso.

Infine, lasciati catturare dalla Via dell’Arte della Pieggia con le sue splendide opere di Land Art.

Montegridolfo

Il castello che guarda il mare

Una linea di confine divide la Valle del Conca dalla Valle del Foglia, l’Emilia Romagna dalle Marche. È il castello di Montegridolfo, luogo a lungo conteso tra Montefeltro e Malatesta, tra guelfi e ghibellini.

Il paesaggio di Montegridolfo è una profonda connessione tra storia e natura, tanto che dal 1976 è sottoposto a tutela paesaggistica.

Le morbide colline che scendono verso la pianura abbracciano il borgo in una cornice di rara bellezza.

Qui puoi immergerti nelle profonde radici storiche di Montegridolfo: l'architettura medievale e tipicamente difensiva, che troneggia sulla cima della collina, sfuma gradualmente mentre si fonde con l'antico nucleo abitativo, caratterizzato dalle pittoresche stradine lastricate.

E se vuoi goderti una vista mozzafiato, non devi far altro che affacciarti dalla terrazza accanto alla sede Comunale e lasciarti catturare dalla meraviglia delle vedute collinari che si fondono con il blu del mare e l’azzurro del cielo.

Saludecio

L’abbraccio della natura

Panorami mozzafiato che vanno dall’azzurro intenso del mare al verde riposante delle colline, fino alle montagne dell’appennino umbro-tosco emiliano. Tutto in pochi passi.

Incredibile?

No, succede a Castello di Meleto che, posto su una piccola altura, permette di gustare a 360 gradi tutto il panorama circostante, dalla Riviera Romagnola, agli uliveti che degradano verso il mare, fino ai monti Nerone, Carpegna, Sasso Simone.

Un vero e proprio spettacolo in un luogo affascinante e unico.

Saludecio è un abbraccio naturale che incanta gli occhi e lenisce l'anima, un luogo dove la bellezza della terra si svela in ogni suo angolo.

Montefiore Conca

Un castello di paesaggi sorprendenti

Non ci sono dubbi, salire sul monte Auro per vedere la rocca che si staglia davanti alla costa, merita da sola il viaggio a Montefiore.
E da lì, nell’azzurro tra mare e cielo, abbracciare in un sol sguardo il litorale da Rimini a Gabicce. 

Montefiore Conca è il luogo dove si incontrano il Mediterraneo e la montagna, dove convivono l’olivo ed il castagno, dando vita a quinte naturali di eccezionale suggestione. 

E ancora, scendendo la valle del Ventena puoi immergerti in una varietà di paesaggi boschivi: robinie e rovelle che emergono tra il giallo delle ginestre fanno da contraltare, nelle parti più fresche, a boschi di carpini, ornielli ed aceri che celano fioriture di polmonaria e anemoni.

Grazie ai suoi paesaggi sorprendenti che ornano come una cornice l’importante patrimonio storico e culturale, Montefiore Conca è entrata a pieno titolo tra le Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano.Inizio modulo

Gemmano

Un paesaggio Patrimonio dell’Unesco

274 ettari di paesaggio incontaminato: la Riserva Naturale Orientata Onferno è il gioiello naturale nella Valle del Conca.
Un luogo selvaggio e affascinante, dove le Selve, i Gessi di Onferno ed i Calanchi – Ripa della Morte danno vita ad un connubio unico.

La più famosa è la zona dei Gessi con le Grotte di Onferno, riconosciuta, nel 2023, Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Visitare le grotte è un’esperienza suggestiva e non per tutti: al loro interno, infatti, vive una colonia di più di 8000 pipistrelli, una folta famiglia che annovera al suo interno ben sette specie diverse.

Suggestivo è anche il nome dello sperone sotto il quale si apre la grotta principale: Castello di Inferno.
Il nome, derivato dal latino Infernum - col significato di luogo basso e oscuro, si addice perfettamente al luogo, che in passato si riteneva un ingresso per gli Inferi.

Onferno ha una lunga storia legata all’attività estrattiva di gesso: dall’alto medioevo fino agli anni ’60 del secolo scorso. Proprio qui sono ancora visibili i resti di un antico impianto per la produzione di gesso cotto.

Tutta la zona di Gemmano è attraversata da sentieri segnalati lungo i quali puoi dedicarti ad osservazioni naturalistiche e paesaggistiche emozionanti.

Morciano di Romagna

La Conca e l'area protetta

Morciano e il Torrente Conca, un corridoio naturalistico ed ecologico tra le colline dell'entroterra e la pianura, fino alla foce del fiume, sul litorale romagnolo.

La Valle del Conca si distingue per le sue caratteristiche geografiche uniche. Lungo l'alveo del fiume, puoi passeggiare alla scoperta dei preziosi ecosistemi, come i boschi igrofili, che prosperano lungo le sponde dell'acqua, i cespugli selvatici che bordano i corsi fluviali e gli stagni artificiali che punteggiano il paesaggio.

Ma ciò che rende questa area davvero speciale è la presenza di una vasta zona umida, un invaso di oltre 50 ettari, rifugio prezioso per la flora e la fauna locale, con una ricca comunità nidificante di uccelli acquatici.

San Clemente

I vigneti

Girare per San Clemente, a piedi o in bicicletta, è immergersi tra colline punteggiate di vigneti che trasformano il paesaggio con il passare delle stagioni: dal verde primaverile, ai caldi, audaci colori autunnali che testimoniano la trasformazione dell’uva da semplice frutto a prezioso nettare.

La misteriosa Cella Tonda

Poco distante dal cimitero sorge la Cella Tonda, misterioso quanto suggestivo punto d’osservazione verso la costa riminese. La nascita di questo oratorio rimane avvolta nel mistero, così come la sua funzione.
La leggenda narra di un mecenate garibaldino che volle costruire questo oratorio in onore e gloria di Maria Vergine.
Così come incerta è la sua funzione, oratorio o ospedale collocato lunga la via principale che conduce a Coriano.
Di certo c’è solo che, da alcune citazioni, nel 1630 era già del tutto simile all’attuale.

Montescudo Monte Colombo

Il bosco di Albereto

Il paesaggio naturale di Montescudo Monte Colombo è un luogo affascinante, dove la natura offre una varietà di sorprese.

I 45 ettari di bosco di Albereto, tra il castello di Albereto e il torrente Marano, rappresentano una straordinaria diversità geomorfologica e botanica, che si distingue nelle valli del Conca e del Marecchia.
In questo luogo puoi fare incontri ravvicinati con volpi, caprioli e tassi.

Gesso e un sottosuolo sorprendente

Se rivolgi lo sguardo verso sud, al confine con Sassofeltrio, puoi ammirare uno spettacolare affioramento di bancate di gesso, mentre il sottosuolo è caratterizzato da formazioni carsiche tra cui la Grotta di Pasqua di Albereto. 

A valle dell’abitato di Montescudo nasce il Rio Melo, che attraversa il territorio fino a sfociare nel porto canale di Riccione.

Sassofeltrio

“Il paese ove andando t'accompagna l’azzurra vision di San Marino” (G.Pascoli)

Sotto lo sguardo vigile delle tre torri di San Marino, emerge un paesaggio al contempo aspro e poetico, un luogo di contraddizioni, il paesaggio di Sassofeltrio.

Gli aspri calanchi incidono i pendii in contrasto con le colline di cristallo di Gesso e le dolci curve dei colli del Montefeltro. Mentre i prati del Monte S. Paolo fanno da contraltare al lungofiume sassoso del Conca.

Il Borgo di Sassofeltrio, noto come la terrazza del Montefeltro, ti regala una vista panoramica a 360 gradi, da San Marino al mare Adriatico.

I paesaggi di valle

Nella valle, le acque minerali creano il Sentiero delle Acque sulfuree a Valle Sant’Anastasio, un sentiero per gli amanti del trekking e dei panorami.

Le curve sinuose del crossodromo di Fratte invitano tutti gli amanti dell’avventura ad un'esperienza avvincente.

Infine, il gelso (Morus nigra) di Ca' Micci si fa testimonianza di storia e bellezza che accompagnano il viaggiatore, donando una visione di San Marino, come cantato da Gabriele Pascoli: il paese ove andando t'accompagna l’azzurra vision di San Marino.