Spiritualità, arte sacra e cultura permeano la Valle del Conca con un ricco patrimonio di arte religiosa.

Questo tesoro è custodito con cura nelle chiese dei borghi, piccoli e grandi scrigni di tradizione spirituale e nei suoi venerati santuari, luoghi ancora pulsanti di devozione popolare.

Religione, arte e cultura, qui le opere d’arte a tema religioso si intrecciano strettamente con la narrazione di questa terra attraverso la devozione lungo il corso dei secoli: dal Medioevo, attraverso il fiorente Rinascimento influenzato dalle famiglie mecenati dei Malatesta e Montefeltro, fino ad oggi.

Il percorso dello spirito nella Valle del Conca è un viaggio fatto di segni antichi e di profondi significati, un pellegrinaggio che volge lo sguardo anche alla figura di un Santo di questa terra, il Santo Amato da Saludecio, grande viaggiatore e faro spirituale che ha portato la Parola in Europa.

Cattolica

Le antiche chiese

Tra le chiese più antiche e storiche di Cattolica ci sono la chiesa di S. Apollinare e la chiesa di San Pio V.

La prima, è l’antica chiesa medioevale affacciata sul centro storico di Cattolica eretta alla fine del ‘200.
Mentre la seconda, interamente finanziata da Papa Pio IX, venne inaugurata nel 1870 e dedicata a San Pio V, patrono di Cattolica.

Devozione mariana e vita da marinai

Religione e vita di marinai, i cattolichini da sempre sono devoti alla Madonna, Regina del Mare che celebrano con una commovente processione l’ultima domenica di agosto.

La giornata commemora i marinai scomparsi durante il loro duro lavoro in mare.
I devoti partono dalla chiesa di San Pio V fino alla statua della Madonna al porto. Qui i pescherecci salpano per il mare aperto e lanciano ghirlande in memoria dei caduti per poi tornare a terra ed unirsi alla celebrazione della Ss. Messa.

La statua della Madonna del mare si erge per circa 8 metri all’imboccatura del porto a protezione di tutte le imbarcazioni in arrivo e in partenza.

San Giovanni in Marignano

Le chiese della Grande Roma

La Romagna - la Grande Roma - fu per secoli sotto il dominio papale. Questo ha portato ad un profondo radicamento di edifici religiosi e monasteri. Anche a San Giovanni se ne contano a decine.

Citiamo in particolare la Chiesa della Beata Vergine delle Grazie, detta di Santa Lucia, sulla Piazza principale.
Il culto in questa chiesa è particolarmente sentito grazie ad un affresco che raffigura la Madonna con Bambino con i santi Sebastiano e Rocco, invocati come protettori nei periodi di pestilenza.
All’interno della chiesa è custodito un organo del XVIII secolo, tutt’ora in uso, che consta circa 600 canne in legno e stagno a cui furono aggiunti dei tromboncini modellati alla maniera callidiana.

Una volta oltrepassata la Torre dell’orologio, vi trovate al cospetto di San Pietro, la chiesa principale del borgo.
Antico monastero dei monaci di San Vitale, è oggi una chiesa barocca imponente con un pregevole altare rococò, uno dei pochi in marmo della vallata.

Sulle colline, nella frazione di Santa Maria in Pietrafitta, c’è la chiesa di Santa Maria Assunta, che contiene un importante quadro “L’invenzione della croce” e una lastra plutea risalente all’anno 1000.

San Giovanni Battista a Isola di Brescia e la Pinacoteca

Non si può certo dimenticare la chiesa di San Giovanni Battista in Isola di Brescia, detta Chiesa Corbucci, che custodisce al suo interno un’importante pinacoteca sacra con quadri dell’Ottocento fatti realizzare dalla ricca famiglia marignanese dei Corbucci.

Infine citiamo la chiesa di Santa Maria del Monte, detta Legni-Spina, dedicata alla Madonna, all’interno riccamente decorata.

Mondaino

Dei, demoni e francescani

In questi luoghi la religiosità ha origini antiche.
Anche San Francesco di Assisi, nel suo pellegrinaggio, si fermò qui in preghiera e proprio dal suo messaggio nacquero i due conventi francescani di Monte Formosino e delle suore Clarisse.

Dal salone della rocca Malatestiana puoi ammirare un bellissimo e singolare affresco quattrocentesco rappresentante la Madonna del Latte, che ha la particolarità di nascondere tra i drappeggi del trono una figura demoniaca, monito ai fedeli per ricordare che il diavolo è nascosto, ma sempre presente.

Passeggiando lungo la strada maggiore spicca la parrocchiale di San Michele Arcangelo, un’elegante chiesa settecentesca che la leggenda dice sia sorta su un tempio pagano dedicato a Diana, dea della caccia.
Al suo interno sono conservate importanti tele del Pomarancio, del Picchi e del Soleri Brancaleoni.

Montegridolfo

Le apparizioni della Vergine

Il culto della Vergine ha origini antichissime a Montegridolfo e trova la sua espressione nel Santuario della Beata Vergine delle Grazie nella frazione di Trebbio.

Eretto dopo l’apparizione della Madonna nel 1548 e ristrutturato nel 1740, da allora è meta di pellegrinaggi dalla Romagna e dalle vicine Marche.

All’interno puoi ammirare la tela, cara alla devozione popolare, che il pittore rinascimentale Pompeo Morganti dipinse all’indomani delle apparizioni: il Maestro riuscì a raffigurare in modo scrupoloso le deposizioni processuali del giovane e della contadina che ebbero la visione, nonché il paesaggio nei suoi dettagli, compreso il castello ben riconoscibile con le mura e la torre.

La Chiesa di San Pietro

A circa un chilometro dal borgo di Montegridolfo sorge un altro importante luogo di culto: la Chiesa di San Pietro, ricostruita nel 1929 sulle rovine di un precedente edificio romanico. Il luogo merita una visita per un affresco di notevole pregio: un crocefisso di scuola riminese del `300, dipinto da tre maestri diversi.

Saludecio

Il borgo dei Santi e dei Beati

Saludecio è il borgo dei Santi e dei Beati, un luogo ricco di spiritualità che qui diventa palpabile.

Il borgo ha dato i natali al Santo Amato Ronconi, canonizzato da papa Francesco nel 2014, a Beata Elisabetta Renzi, al Beato Cipriano Mosconi, tumulato nella Chiesa dei Girolomini ed alla Serva di Dio Chiara Ronconi.

Santo Amato fondò il suo Hospitale dove accolse pellegrini, poveri, malati e bisognosi.
Compì numerosi pellegrinaggi a Rimini, San Marino, Forlì, Bologna e 4 volte il pellegrinaggio a Santiago de Compostela.
L’8 maggio del 1292 salì al cielo dopo aver donato tutti i suoi averi al Monastero Benedettino di Rimini.

Il Miracolo dell’Olmo e il Museo del Santo

La vita e la morte del Santo sono costellate di numerosi miracoli, non ultimo, il Miracolo dell’Olmo.
Siamo nel 1330 ed il feretro del Santo è traslato dal Monte Orciale - dove era sepolto - alla natia Saludecio. Una volta arrivati, i buoi che fin lì lo avevano accompagnato, non vogliono più ripartire. Il bovaro, adirato, pianta il suo pungolo nel terreno e da lì nasce un Olmo, ancor oggi venerato nell’edicola che lo ospita nella parte bassa del paese.

Il corpo del Santo, perfettamente conservato, si trova nella Chiesa Parrocchiale di S. Biagio, la Cattedrale della Valconca per la bellezza e la ricchezza di opere sacre al suo interno.
Il Museo a lui dedicato contiene più di 300 opere tra pittoriche e di altra varia natura.

Montefiore Conca

I miracoli del Santuario di Bonora e la scuola Giotto

Montefiore era un luogo di passaggio di pellegrini, da cui gli ostelli, gli ospedali, i conventi e le chiese che tutt’ora costellano il borgo.

Dentro le mura del castello potete visitare la chiesa di San Paolo, del 1136 adornata da uno splendido portale.
Al suo interno numerose sono le opere d’arte sacra: un importante crocifisso trecentesco della scuola di Giotto, un affresco del 1482 “Madonna del latte”, la pala d’altare del 1523 raffigurante la Madonna della misericordia, una spettacolare Madonna della Tenerezza, quadro di un realismo sorprendente, una Madonna del Rosario e la pala di San Paolo risalenti al XIX secolo.

Meritano una visita anche la chiesa affrescata dell’Ospedale o della Misericordia del 1470 nel borgo e la splendida cappella di Sant’Agata nella Rocca.

Il Santuario della Madonna di Bonora e la Madonna miracolosa

Se sei alla ricerca di un luogo pieno di devozione e spiritualità non puoi mancare una visita al Santuario della Madonna di Bonora, da secoli meta di turismo religioso e pellegrinaggi.
Nasce nel 1300 come casa, ritiro privato di devozione e preghiera di Bonora Ondidei di Levola che adibisce una delle sue stanze a cappella e la adorna di affreschi raffiguranti Gesù, la Madonna e i Santi.
Nei secoli proprio questa immagine diventa oggetto di devozione, come testimoniano i numerosi miracoli avvenuti e riconosciuti dalla Chiesa.

Gemmano

Il Santuario nascosto di Carbognano

Affacciato sulle rive del fiume Conca, sul fianco della collina di Gemmano, il Santuario della Madonna di Carbognano si rivela come un'incantevole chiesetta bianca immersa in un paesaggio rurale.

Negli anni è diventato un luogo di pellegrinaggio sempre più frequentato, attraendo fedeli sia dalle località vicine che da regioni più lontane, attirati dalla spiritualità del luogo e dalle grazie ricevute.

Questo luogo sacro sorge dove in passato c'era un piccolo tempio pagano dedicato al Dio Pan, eretto dalla famiglia romana dei Carbonia.

Verso l'anno 1260, un gruppo di frati francescani costruì un piccolo convento sui ruderi di questo tempio antico, dedicandolo a San Francesco.
Nel 1500, la chiesa fu poi consacrata alla Madonna di Carbognano.

Recentemente, la chiesetta è stata restaurata e ora è parzialmente dedicata all'accoglienza di pellegrini, gruppi giovanili e scout.

Dal 1982, ogni primo maggio si celebra qui la tradizionale festività in onore di San Vincenzo, frate domenicano dell’800 che visse tra gli umili e sostenne gli oppressi, diventato protettore degli abitanti di Carbognano.

Morciano di Romagna

Il centro e la periferia, storie di un culto

La Piazza Umberto I ospita un gioiello storico: la Chiesa di San Michele Arcangelo, edificio risalente al XVIII secolo.

Secondo le storie locali, una devastante piena del fiume Conca distrusse quasi completamente questo luogo di culto. Tuttavia, nel 1794, la chiesa parrocchiale fu magnificamente ricostruita.

Proprio di fronte a questa chiesa, gli appassionati d'arte troveranno la graziosa Cappella della Beata Vergine delle Grazie, una costruzione che cattura l'attenzione e invita alla contemplazione.

L’Abbazia di San Gregorio

Appena fuori dall’abitato del centro storico sorge l'Abbazia di San Gregorio.

La sua storia è tanto affascinante quanto travagliata.

Fondata da San Pier Damiani nel 1060, fin dai primi giorni della sua esistenza, l'abbazia conosce un'ascesa rapida grazie alla generosa donazione di castelli e terre da parte di Ermengarda, moglie del possidente Bennone.

I monaci dell'abbazia bonificano le terre paludose della Valconca ed aprono la strada ad una crescita straordinaria degli scambi commerciali nella zona.

Tuttavia, intorno al 1400, il monastero attraversa un periodo oscuro. Conflitti interni e comportamenti ambigui gettano ombre sulla sua reputazione ed il monastero passa sotto gli Olivetani di Scolca, che lo privano dei suoi tesori e della sua preziosa biblioteca.

Con l'invasione napoleonica l'abbazia è privata delle sue proprietà ecclesiastiche e ceduta alla famiglia del Conte Baldini di Rimini che a sua volta vende il complesso a diversi compratori.

Nonostante le avversità, oggi puoi ancora ammirare i resti delle strutture romaniche e gotiche dell'abbazia, che testimoniano il suo glorioso passato e la sua influenza duratura nella storia della Valconca.

San Clemente

La Chiesa parrocchiale e il Teatro Galli di Rimini

In piazza Mazzini, nel cuore del centro storico sorge la Chiesa parrocchiale di San Clemente.

Cosa accomuna la Chiesa parrocchiale di San Clemente e il celebre Teatro Galli di Rimini?

La costruzione della Chiesa, datata attorno agli anni Trenta dell’Ottocento, si deve all’arciprete don Paolo Bellini, mentre progettista è un nome illustre del periodo, l’ingegnere e architetto Luigi Poletti, già fautore del Teatro di Rimini intitolato ad Amintore Galli.

La Chiesa è composta da una sola navata abbellita da colonne e conserva una tela raffigurante la Sacra Famiglia dipinta dall’artista riminese Giovan Battista Costa (1697-1767).

Montescudo Monte Colombo

Guerra e pace

Tempio “dedicato agli idoli”, abbazia benedettina, infine Chiesa della Pace, le origini di questo luogo sono antichissime.
La Chiesa sorge sul colle di Trarivi, in un luogo talmente strategico che durante la Seconda Guerra Mondiale fu occupata militarmente dai tedeschi, come punto di osservazione sul territorio circostante.
45 carrarmati inglesi attaccarono la Chiesa, mettendo fine alla prima parte della sua vita.
Ma dai ruderi è nata la seconda vita.
A cavallo tra l’89 ed il ‘91 del secolo scorso, un restauro conservativo ha reso questo luogo simbolo di Pace: i veterani che qui si sono affrontati hanno fatto dono a questo luogo della Campana della Pace che reca la scritta

“La guerra mai più – War never again – Nie wieder Krieg – I veterani dei due eserciti alla Chiesa della Pace e della riconciliazione”.

Le Chiese e gli oratori

La Chiesa di S. Maria Succurrente di Valliano risale alla seconda metà del XV secolo. Ospita al suo interno una “Madonna impagliata”, una madonna di pezza con alcune parti in legno dipinto.
Se rivolgi lo sguardo in alto, verso la lunetta nel braccio destro dell’abside, puoi ammirare un’opera degli allievi di Raffaello che raffigura il matrimonio mistico Santa Caterina d’Alessandria.

E ancora, la chiesa di San Biagio e San Simeone di Montescudo, la chiesa di San Martino in Tours di Montecolombo e la chiesa di Albereto.
Molte contengono tele e affreschi ed opere marmoree di importanti artisti del passato e contemporanei.

Di grande valore storico sono gli oratori di San Marco e Palazzini del XIX secolo, la chiesa di Santa Maria del Piano, la Chiesa dell’Ascensione e la Pieve di San Savino.

Sassofeltrio

Le piccole chiese locali

Molti sono i luoghi dedicati alla preghiera a Sassofeltrio. 

La piccola chiesa di Fratte, costruita pietra su pietra dai primi abitanti, si contrappone alla grande chiesa moderna, dalle linee sinuose, dedicata a San Giuseppe artigiano. 

Salendo verso Sassofeltrio, trovi una stupenda chiesina chiamata “Il Conventino”, dedicata a S. Sebastiano. 

All’ingresso del borgo sorge la cappella dedicata a S. Maria delle Grazie che ospita una grande tela, mentre nella chiesa parrocchiale del borgo, dedicata a S. Biagio puoi ammirare i dipinti ospitati al suo interno.

La spiritualità benedettina

Dell’Abbazia di Valle S. Anastasio, sede della Diocesi feretrana per più di 20 anni, oggi rimangono solo le mura, ma al suo interno riecheggiano ancora gli stili di vita e la spiritualità benedettina che qui hanno preso radici sin dall’anno mille.