La Linea Gotica in Valconca, un mondo di storia, tradizioni, vita che scorre lenta all’improvviso scompare, arato dalle bombe e dai combattimenti della Seconda guerra mondiale.
In poco più di un mese – tra l’agosto ed il settembre del 1944 – quella che era la placida vita dei borghi della Valle viene sconvolta perché proprio qui, nel cuore della Romagna viene tracciata la Linea Gotica, voluta da Hitler per rallentare l’avanzata dell’esercito alleato.

A testimonianza di questi avvenimenti in Valconca ci sono ancora luoghi che danno voce a quella drammatica fase del conflitto, i luoghi della Linea Gotica Orientale, i luoghi della guerra e della pace, un eco che preserviamo e manteniamo vivo affinché la muta storia di chi si è sacrificato per la Libertà abbia voce perpetua.

Cattolica

Rasi e Spinelli

Rasi Spinelli non è solo il lungomare di Cattolica, ma una storia che merita di essere raccontata.

È l’alba del 24 giugno 1944. Domenico Rasi e Vanzio Spinelli - rispettivamente 19 e 21 anni - sono spalle al muro, pronti per essere fucilati dai nazisti che li hanno arrestati, interrogati e torturati.
Le loro giovani vite finiranno lì, trucidati al Cimitero Comunale di Cattolica, ma non la loro memoria: oggi in quel luogo sorge un monumento che commemora le loro vite e il loro desiderio di patria.

Montegridolfo

È il 31 agosto del 1944 e Montegridolfo è la prima linea romagnola a cadere sotto l’assedio alleato.
Una figura è legata a questo evento: il Tenente Gerard Ross Norton che, seppur ferito, riuscì a sfondare le postazioni tedesche assegnate, dando il via alla liberazione del paese.

Il Museo della Linea dei Goti

Proprio sotto le mura del castello nasce così il Museo della Linea dei Goti, ricostruito in un edificio che ricorda un bunker.
Al suo interno puoi toccare con mano l’atmosfera del periodo, attraverso un’esposizione delle armi impiegate, strumentazioni e apparecchiature, giornali d’epoca e materiale propagandistico di ambedue sia nazi-fascista che degli alleati.

Gemmano

La Cassino dell’Adriatico

Gemmano era uno dei capisaldo della seconda linea tedesca, la Linea Verde 2.
Proprio per questo motivo i bombardamenti alleati qui furono così duri.
Il borgo fu letteralmente raso al suolo, tanto che alcuni storici la definirono “La Cassino dell’Adriatico”.

Il Sentiero della Memoria

Oggi a Gemmano puoi ritrovare i rifugi costruiti nelle grotte limitrofe dove gli abitanti si rifugiarono durante i bombardamenti e potete seguire il Sentiero della Memoria, un suggestivo giro ad anello che coniuga la selvaggia natura di Gemmano con le memorie di guerra.

Montescudo-Monte Colombo

“Tutto è a terra. Dal Trebbio alla Paterina, a Croce, a Cà Menghino, tutto distrutto, rovinato, case, campagna. Parecchi morti, 22 fra i civili, centinaia i militari. La chiesa completamente distrutta, il campanile abbattuto a 3 metri d’altezza, la casa canonica pur tanto vasta, a terra. Bisogna scavare fra le macerie per recuperare il recuperabile... “

Don Castiglioni parlando della frazione di Croce

Ogni frazione, ogni centro abitato, grande, piccolo, isolato è colpito dalla guerra, dalle razzie nazi-fasciste, dai bombardamenti alleati sulla Linea Gotica.

In particolare, tra il 12 e 16 settembre del 1944, il promontorio di Trarivi e la sua chiesa di San Pietro sono martoriati dai bombardamenti e la chiesa distrutta.
Tra il 1989 e il 1991, su iniziativa del parroco don Mario Molari, la Chiesa diventa Chiesa della Pace e della Riconciliazione e viene posta una lapide:

La Guerra mai più – War never Again – Nie wieder Krieg

I Veterani dei Due Eserciti alla Chiesa della Pace e della Riconciliazione

Nella Canonica della chiesa viene inaugurato il Museo della Linea Gotica Orientale, con ben 235 fotografie in bianco e nero che raccontano la guerra sulla Linea Gotica tra il 25 agosto 1944 il 6 gennaio 1945.
Accanto alle testimonianze fotografiche, una raccolta dei residuati bellici raccolti nei dintorni e donati al museo, giornali e cartoline d’epoca che ricostruiscono in modo vivido la realtà del tempo.

Sassofeltrio

Il Museo permanente piccole storie di guerra è stato inaugurato nel 2023 nel punto più alto di Sassofeltrio.
Questo piccolo museo raccoglie reperti donati dalle famiglie e dai combattenti, cimeli, della prima e Seconda guerra mondiale e missioni di pace e divise e delle varie tipologie di forze armate.