Le tradizioni popolari sono le radici della comunità.
Rappresentano valori, storie e identità, simboli attorno a cui si cementa il nostro senso di appartenenza.

Nella Valle del Conca, terra di storia e cultura, le tradizioni locali sono ancora vive e vibranti.
Ogni paese, ogni borgo, ha la sua storia da raccontare, le sue feste da celebrare, le sue ricette da tramandare.

La cultura popolare è un ponte che ci collega alle origini, un filo rosso che lega le generazioni, ci identifica e racconta cosa siamo stati per capire chi siamo ora.

Cattolica

Il Museo e il mare

Cattolica ha nel suo DNA il mare. Nasce come borgo marinaio, cresce e si sviluppa tutto attorno a questo elemento.

Non a caso la celebrazione più sentita dai cattolichini è la Festa della Madonna del Mare che si celebra la prima domenica di settembre e commemora i marinai caduti in mare durante il loro lavoro.

Ed è sempre al mare e alla tradizione marinara che è dedicata un’intera area all’interno del Museo della Regina nella città vecchia.
La sezione dedicata alla Marineria di Cattolica narra genti e storie di mare, la nascita del porto, le tecniche di pesca e di navigazione, i diversi modelli di imbarcazione così come gli sviluppi nell’ambito della cantieristica navale.

Racconta la vita quotidiana, religiosa e sociale delle “Genti di Mare”, e, attraverso l’installazione multimediale, puoi immergerti nella cultura marinaresca tradizionale con le proiezioni delle video-interviste ai marinai storici locali.

San Giovanni in Marignano

Le tradizioni e le stagioni

Il folclore si mantiene ancora oggi particolarmente vivo a San Giovanni in Marignano.
Basti pensare che gli eventi principali si svolgono in corrispondenza della “ruota dell’anno”: La Notte delle Streghe e l’Antica Fiera di Santa Lucia cadono rispettivamente nel Solstizio d’estate e d’inverno, mentre il Capodanno del Vino e Palio della Pigiatura e la Fogheraccia di San Giuseppe in occasione degli Equinozi.

Il mondo contadino, il folclore popolare sono qui ancora particolarmente vitali tanto che riti, tradizioni e racconti continuano ad essere tramandati.

Cum a simie

Cum a simie (Com’eravamo), al piano terra di Palazzo Corbucci, è lo spaccato di queste tradizioni locali, una mostra etnografica che racconta cultura, storie, vita, usi e costumi della gente contadina tra Otto e Novecento.

Mondaino

Il paese della Musica

Il paese lega indissolubilmente il suo nome a quello dell’arte del suono tanto che Mondaino è conosciuto come il Paese della Musica.

La musica è infatti una tradizione antica, nata a metà dell’Ottocento con il Corpo Bandistico e tramandata fino ai nostri giorni con la freschezza che contraddistingue la MYO - Mondaino Youth Orchestra - vincitrice di numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali.

Fratelli Galanti – fabbrica produttrice di armoniche

Ma la cultura musicale è legata anche e soprattutto alla realizzazione di strumenti musicali, la Fratelli Galanti – fabbrica produttrice di armoniche, una storia di emigrazione, sacrifici e soprattutto ingegno.

Siamo intorno agli anni ’30 del secolo scorso quando 3 dei nove figli di Antonio Galanti si trasferiscono in America in cerca di fortuna.
E quella fortuna la costruiscono, grazie alla loro intraprendenza, tanto che riescono a creare un ricco commercio di fisarmoniche tra la loro Mondaino e gli Stati Uniti.
A Mondaino la Fratelli Galanti – fabbrica produttrice di armonichecrea gli strumenti, grazie al lavoro artigianale di 130 operai del luogo che si reinventano in questa nuova produzione, mentre negli USAla Robert Galanti & Bros, le rivende ai numerosi musicisti e club che nascono in quel periodo.

Una tradizione che continua ancora oggi con la produzione di organi elettronici esportati in tutto il mondo.

Montegridolfo

La Via Crucis, una tradizione del XVI secolo

Un borgo illuminato dalle sole fiammelle delle torce, centinaia di figuranti in costumi tradizionali d’epoca, una croce, sono i protagonisti della Passione del Cristo sofferente che porta la croce sino al Calvario.
La processione parte la sera del Venerdì Santo dalla Chiesa di San Rocco appena fuori dalle mura con il Parroco che guida il cammino dei fedeli, stazione dopo stazione, tappa dopo tappa, fino alle vie del centro.

Da oltre 50 anni i montegridolfesi portano avanti questa tradizione che risale al XVI secolo.

Saludecio

Il borgo di Saludecio è strettamente legato alle sue tradizioni contadine, alle leggende locali e alla figura del Santo Amato.

Saluserbe

Saluserbe, la festa dal cuore verde, nasce nel 1988.
Qui puoi trovare tutto quanto è legato alla cultura del benessere: dall’erboristeria all’alimentazione biologica, dalle medicine alternative alla cosmesi naturale, dalle erbe officinali al giardinaggio.

Santo Amato e le noci

La Festa delle noci che si svolge la seconda domenica del mese di ottobre, ha una tradizione secolare legata alla celebrazione dei frutti dell’autunno e prende spunto dalla coltivazione delle noci, un tempo molto diffusa in Valconca.  Si identifica anche con la figura del Santo Amato.

Cerreto, il borgo degli stolti

Le storie di Cerreto e del comportamento alquanto bizzarro dei suoi abitanti fanno parte della cultura popolare di Saludecio, tramandata da Vincenzo Sanchini nei suoi numerosi libri e cantata in parecchi spettacoli.

Montefiore Conca

Montefiore ha una storia che comprende quasi tutto il periodo cristiano, dal romanico al medioevo al rinascimento.

La Processione del Venerdì Santo

Una delle tradizioni più sentite è infatti la grande Processione del Venerdì Santo, che rappresenta la discesa di Gesù dal Golgota e la deposizione del suo corpo nel Santo Sepolcro. Il paese intero si spegne e si illumina delle sole fiaccole; i montefioresi in tuniche e abiti romani, partono dal monte e percorrono l’intero paese con il Cristo morto portato verso la sepoltura.

Il Presepe Vivente

A dicembre il Presepe Vivente racconta un mondo di duemila anni fa: il castello e la Rocca si fanno teatro della nascita di Gesù. I Montefioresi diventano artigiani, guardie, romani e pastori che circondano e raccontano il luogo della Natività con Maria, Giuseppe, il bue e l’asinello.

La tradizionale Sagra della Castagna

A Montefiore non è solo storia, ma anche tradizione: ogni domenica per tutto il mese di ottobre, il borgo chiude e accoglie la grande Sagra della Castagna.

Gemmano

Trabocca di verde Gemmano, il punto più alto in Valconca. Un’oasi di silenzio e di luce da cui si godono orizzonti infiniti. Una località per coloro che amano le ambientazioni agresti.

Le tradizioni popolari e culinarie

Ed è proprio in questo paesaggio che prende vita, intorno a Ferragosto, la Sagra della Pappardella al Cinghiale, una tradizione che si tramanda da quasi 30 anni, dove la musica popolare si intreccia indissolubilmente al cibo tradizionale, come le pappardelle interamente fatte a mano, il sugo e lo spezzatino di cinghiale preparati con cura dalle azdore gemmanesi.

Morciano di Romagna

L’Abbazia di San Gregorio e l’antica Fiera

La Fiera di San Gregorio ha origini antichissime, legate alla fondazione dell’Abbazia di San Gregorio, nel 1060, da parte di San Pier Damiani.

L’opera di bonifica realizzata dai monaci rende percorribili le strade intorno all’Abbazia che diventa punto di riferimento per i mercanti: ogni anno, nella seconda metà di marzo, qui si danno appuntamento contadini, allevatori, mugnai e mercanti del territorio in occasione della “Fiera di San Gregorio”.

A causa dell’incuria e di dissidi interni, l’abbazia nei secoli perde la sua importanza, fino al XVIII secolo quando viene venduta al Conte riminese Luigi Baldini che trasferisce la fiera a Morciano.

È da questa centenaria tradizione che ogni anno, attorno alla metà di marzo si perpetua la Fiera di San Gregorio di Morciano, fiera che ha mantenuto le sue origini contadine: imperdibile, al Foro Boario, l’appuntamento con le mostre di bovini, ovini e cavalli e l’esposizione dei trattori.

Oggi, alla tradizione contadina si sono affiancate attività moderne, come le esposizioni di automobili e un piccolo luna park che accoglie i più giovani, il tutto accompagnato dal profumo delle bancarelle che vendono specialità gastronomiche del territorio e l’immancabile piadina romagnola preparata e farcita al momento.

San Clemente

Giustiniano Villa e la poesia dialettale

Me a so ned a S.Clement /t’un castel che anticament /

E fu fat di Malatesta,/a discend da zenta onesta /
(Sono nato a San Clemente, in un castello che anticamente fu fatto dai Malatesta, discendo da gente onesta…) […] Giustiniano Villa - La lotta per l’esistenza.

La zirudèla (zirudella) è un componimento tipico della Romagna, in otto versidivisi in due quartine, spesso umoristico e in rima.

Uno dei maggiori esponenti di questo movimento è Giustiniano Villa (1842 - 1919), poeta-ciabattino di San Clemente.
Grazie ai suoi componimenti sovente incentrati sui temi della giustizia sociale – Villa è riuscito a varcare i confini della Valconca.

San Clemente ha voluto celebrare la figura di questo artista con un importante Premio di Poesia dialettale, manifestazione culturale tra le più longeve della Romagna.
A lui sono anche dedicati il monumento posto sotto le mura malatestiane ed il teatro.
Ese vuoi rivivere l’atmosfera del luogo e del tempo, puoi seguire un breve itinerario punteggiato dai versi dell’autore, che ti accompagna dal borgo fino alla torre quadrata di Nord-Est.

Montescudo Monte Colombo

La cultura popolare

La cultura popolare della Valle del Conca ha come fulcro la vita contadina e la casa.
A questi aspetti è dedicato il Museo Etnografico di Valliano nato dal lavoro degli studenti e degli insegnanti della scuola media di Montescudo.
Il museo è un viaggio tra i mestieri, modi e usi della popolazione locale, un percorso che ti farà riscoprire l’organizzazione della vita rurale fondata sull’allevamento, sui prodotti della terra, sull’apicoltura e sulla viticoltura, così come la tradizionale tessitura e tessuti a stampa.

Le ceramiche secolari

Una tradizione che risale al ‘700 è la produzione di terrecotte a Santa Maria del Piano.
In questa località sono nate numerose e famose fabbriche, una memoria artistica che è stata tramandata fino ai giorni nostri.
Ed è proprio in questo luogo che nasce nel 2022 Il museo delle terrecotte.
Qui puoi assisterealla dimostrazione delle antiche lavorazioni in una bottega artigiana che conserva ancora il forno a legna per la cottura delle terrecotte e delle ceramiche.

Sassofeltrio

Tradizioni e Manifestazioni

La prima domenica di ottobre a Fratte con la Sagra Fagioli e Cotiche sale in cattedra la tradizione gastronomica contadina... Festa in piazza con stand gastronomici e mostra mercato

A Sassofeltrio, nella Rocca, è possibile visitare il Museo Piccole storie di guerra: divise e reperti risalenti dalle due guerre mondiali, fino alle recenti missioni di pace.  A novembre, si svolge qui, una importante cerimonia dedicata ai Caduti di tutte le guerre.

Primo Maggio tradizionale appuntamento sportivo con il rombo dei motori nel Crossodromo di Fratte, con gare di motocross a livello nazionale e regionale.